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08 giugno 2011

Crescere artisti nell'epoca dei talent un'alternativa è il RockNrolla Village

Un laboratorio professionale dove far nascere e crescere i cantanti del futuro. A metà tra scuola e società di consulenza, il Village propone percorsi di tre anni con l'obiettivo di produrre demo e videoclip professionali

Un artista non nasce dal nulla e il talento va coltivato. Sembrano banalità, ma nell’epoca dei talent show e dei fenomeni del web, a volte capita di dimenticarlo. Proprio per scoprire e far crescere gli artisti di domani nasce RockNrolla Village, una ‘struttura’ che mette insieme lezioni di canto e musica; uno studio di registrazione; sale prove; e l’assistenza di una società di consulenza manageriale. Il tutto per un percorso che in tre anni porterà gli aspiranti artisti a produrre un demo e un videoclip professionale.

Nessun sogno facile però: “Il nostro percorso non è per tutti - spiega Sara Di Carlo, director publishing di Almost Famous, una delle società che hanno creato il Rnr Village - non ci interessa illudere nessuno. Stiamo facendo delle audizioni per selezionare chi ha davvero talento: saranno persone su cui decidiamo di investire e quindi dobbiamo crederci noi per primi”.

Che cos’è. Dietro al Village ci sono diverse società, ognuna con competenze diverse: AlmostFamous, motore dell’iniziativa che si occupa di produzione e ufficio stampa, Basix Communication, che realizza i videoclip, l’associazione culturale Campo Hobbit, la Top Records, Garage Inc. e la Music Factory Academy.

Le attività della scuola sono concentrate a Milano, ma non c’è “obbligo di residenza”: gli artisti che entreranno nel progetto potranno contare su un percorso personalizzato, in cui saranno i consulenti a spostarsi in caso di necessità. Niente orari fissi o lezioni obbligate: le stesse esigenze potranno variare nel tempo, magari concentrandosi più sugli aspetti vocali e musicali in una prima fase per poi spostarsi più su una consulenza sull’immagine.

“Ma quanto mi costa?” Domanda più che legittima: sono previsti un contratto d’esclusiva per tre anni e una quota mensile intorno ai 200 euro: “Dobbiamo tutelarci - continua Di Carlo - noi investiamo sui nostri artisti ma non sarebbe un modello sostenibile senza questi due elementi”. In cambio, alla fine del percorso è garantita la produzione di un demo e di un videoclip, due chiavi importanti per entrare in un mondo molto competitivo. Tutto questo senza per forza rimanere abbandonati a se stessi: “Alla fine dei tre anni - conclude Di Carlo - valuteremo il percorso e le possibilità concrete dell’artista per continuare eventualmente la collaborazione” e quindi produrlo e promuoverlo di fronte alle major discografiche. Chi invece preferirà muoversi autonomamente avrà comunque in mano il proprio demo e il videoclip.

Il progetto è stato già avviato, i provini sono in corso, ma il vero semaforo verde sarà a settembre, quando cantanti e musicisti inizieranno il loro percorso. Chi fosse interessato, può contattare AlmostFamous (il sito ufficiale 1).

07 giugno 2011

Keith Richards - Before They Make Me Run

Lo hanno definito "l'uomo bianco più nero del mondo" o "il riff umano", solo per sottolineare il suo sconfinato talento con la chitarra. Lui ci ha messo la trasgressione e una personalità da rockstar che in pochi sono riusciti ad affermare nella storia del Rock and Roll senza passare a miglior vita prima del tempo.

Keith Richards è una leggenda vivente, un sopravvissuto al successo proprio grazie agli eccessi: un uomo tutt'altro che irrisolto con ancora la forza di trasmettere con entusiasmo la propria storia. Lui è un Rock Vibra.

A raccontare l'affascinate vita di uno dei chitarristi più amati della storia del rock ci ha pensato un veterano del giornalismo musicale come Kris Needs in “Keith Richards - Before They Make Me Run” edito in Italia da Dalai editore: in 25 anni ha regolarmente intervistato e seguito il suo amico Keith e i Rolling Stones realizzandone un ritratto sincero ed appassionato.

Attraverso il materiale d'archivio, le interviste e la sua sconfinata conoscenza della discografia di una delle band più amate della storia del rock, Needs delinea il profilo di un uomo complesso che nel corso degli anni è entrato nel mito: dall'immagine di ragazzo figlio della classe operaia inglese innamorato del blues a quella di star trasgressiva che ha rischiato la vita con le droghe ma che alla fine ha trovato la propria redenzione nella musica.

Il volume di 564 pagine è impreziosito da foto rubate dai concerti storici e dai momenti di vita privata di Richards che completano l'immagine di colui che in molti ritengono "l'anima dei Rolling Stones".