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03 dicembre 2010

Flop colossale per il musical di Bonovox!



Ultimamente sembra che la sfortuna abbia preso di mira Bono.

Il musical Spiderman: Turn Off The Dark, musicato da Bono e The Edge, è stato definito "un flop da 60 milioni di dollari". Mica noccioline.



Nonostante l'enorme impegno e l'energia investita in questo progetto, non tutto ha funzionato, a partire dalle macchine per gli effetti speciali. Se il buongiorno si vede dal mattino era da prevedere che qualche cosa non sarebbe andata per il verso giusto. Anzitutto la prima è stata posticipata di una settimana per necessità di giorni di prove ulteriori per i ballerini alle prese con coreografie al limite dell'umanamente possibile.
Alla prima di Broadway, alla quale era presente solo un selezionatissimo pubblico, è successo veramente di tutto. Alcune corde sono cadute sul pubblico, pezzi di scenografia mancavano, gli attori sono rimasti bloccati per aria più a lungo del previsto e tra i tecnici e macchinisti si è diffusa una strizza generale quando, non riuscendo più a tirlarla giù, hanno costretto la protagonista a restare appesa per più di otto minuti.

Ma non è tutto. Continue imbarazzanti interruzioni, quattro stando a quanto rapportato dal pubblico in sala, hanno punteggiato tutto la rappresentazione.

La critica è stata spietata definendo questo spettacolo, appunto, "un colossale flop da 60 milioni di dollari, un baraccone pieno di ammennicoli high-tech completamente rovinato da una messa in scena noiosa e una sceneggiatura sconcertante".
Non c'è che dire, ottimo lavoro.

Aerosmith Old School


Gli Aerosmith hanno dichiarato che realizzeranno un nuovo album in uscita nel 2011.


In un'intervista, il batterista Joey Kramer ha rivelato l'intenzione a tornare alle origini e di realizzarlo "alla vecchia maniera".

"Sì, faremo un nuovo disco - ha detto - e questa volta sarà speciale. Mi piacerebbe che i ragazzi lo realizzassero entro il nuovo anno e questo è quanto faremo io e i miei fratelli nel 2011. Sarà un album "vecchia scuola". Vogliamo farlo nella vecchia maniera, tutti insieme nella stessa stanza".
A proposito del futuro della band ha detto: "Il bello del lavorare in una band è che non puoi mai sapere cosa succederà domani. La sola cosa di cui siamo sicuri è che non ci separeremo. A meno che non muoia qualcuno di noi".

10 novembre 2010

Album live per i Pearl Jam










Uscirà il 17 gennaio l'album live dei Pearl Jam intitolato Live On Ten Legs.

La compilation raccoglie 18 brani registrati rigorosamente dal vivo tra il 2003 e il 2010 da John Burton, tecnico della band, e mixati da Brett Eliason.

Il disco è il seguito di Live On Two Legs del 1998.

Di seguito la tracklist dell'album:


Arms Aloft
World Wide Suicide
Animal
Got Some
State Of Love And Trust
I Am Mine
Unthought Known
Rearview Mirror
The Fixer
Nothing As It Seems
In Hiding
Just Breathe
Jeremy
Public Image
Spin The Black Circle
Porch
Alive

11 settembre 2010

Litfiba - Barcollo (Nuovo Video - Ufficiale)












Scritto e prodotto da Piero e Ghigo, Barcollo è un brano composto nella migliore tradizione Litfiba.
Il video, ispirato al film L’angelo sterminatore di Luis Buñuel, è stato girato in Toscana con la regia di Graziano Staino da una sceneggiatura scritta a quattro mani da Staino e da Piero Pelù.



Dopo il successo delle date estive, da novembre i Litfiba saranno 
di nuovo in tour nei palazzetti con una nuova scaletta rock. Nella loro carriera hanno infatti scritto oltre 150 pezzi, ma ce ne sono 
altri 125 che reclamano un posto nel live.



Dopo il debutto del 20 novembre a Torino, il nuovo tour dei Litfiba il 22 fa tappa a Milano (Mediolanum Forum), il 24 a Trento (Palatrento), il 27 a Jesolo (Palazzo del Turismo), il 29 a Rimini (105 Stadium).
Il 1° dicembre si riparte da Firenze (Mandela Forum) e il 3 al PalaEvangelisti di Perugia.

09 settembre 2010

Metallica, Slayer, Megadeth and Anthrax in DVD

Il 25 ottobre esce il dvd "The Big Four Live From Sofia", resoconto dei concerti tenuti quest'anno da Metallica, Slayer, Megadeth ed Anthrax nella capitale bulgara. Due dischi che contengono tutti i brani proposti dal vivo di tutte e quattro el band con in più interviste, dietro le quinte e materiale d'archivio.

Di seguito i brani di ogni band contenuti nel doppio dvd:









Metallica

Creeping Death
For Whom The Bell Tolls
Fuel
Harvester Of Sorrow (Kirk Doodle)
Fade To Black
That Was Just Your Life
Cyanide
Sad But True (Roberto Doodle)
Welcome Home (Sanitarium)
Nightmare
One
Master Of Puppets'
Blackened (James Doodle)
Nothing Else Matters
Enter Sandman
Am I Evil?
Hit The Lights
Seek And Destroy










Anthrax
Caught In A Mosh
Got The Time
Madhouse
Be All, End All
Antisocial
Indians (H&H)
Medusa
Only
Metal Thrashing Mad
I Am The Law









Megadeth
Holy Wars... The Punishment Due
Hangar 18
Wake Up Dead
Head Crusher
In My Darkest Hour
Skin O' My Teeth
A Tout Le Monde
Hook In Mouth
Trust
Sweating Bullets
Symphony Of Destruction
Peace Sells/Holy Wars Reprise












Slayer
World Painted Blood
Jihad
War Ensemble
Hate Worldwide
'Seasons In The Abyss'
'Angel Of Death'
Beauty Through Order
Disciple
Mandatory Suicide
Chemical Warfare
South Of Heaven
Raining Blood


Kings of Leon, ecco Come Around Sundown


Anticipato dal singolo Radioactive che farà da apripista, uscirà l'11 ottobre il nuovo album dei Kings of Leon, intitolato Come Around Sundown.


Il disco, registrato presso gli Avatar Studios di New York e co-prodotto da Angelo Patraglia e Jacquire King, conterrà tredici canzoni.

È prevista anche un'edizione deluxe per appassionati che proporrà anche bonus tracks live registrati in occasione del concerto tenuto dalla band ad Hide Park a Londra il 30 giugno 2010.


Ecco i titoli dei pezzi contenuti in Come Around Sundown:

The End
Radioactive
Pyro
Mary
The Face
The Immortals
Back Down South
Beach Side
No Money
Pony Up
Birthday
Mi Amigo
Pickup Truck

31 agosto 2010

I Pearl Jam rinunciano ai live "Per un bel po'". O no?










Sulla breccia ormai da un ventennio, i Pearl Jam, storico gruppo rock di Seattle, hanno deciso di prendersi una lunga pausa dal palcoscenico. Non una pausa definitiva, però... Stando alle parole pronunciate in portoghese da Eddie Vedder durante il recente concerto di Lisbona, i componenti del gruppo non incontreranno il pubblico dei live per un "un bel po'".

La notizia ha lasciato di stucco i fan, che non erano pronti a una tale sorpresa. I Pearl Jam hanno tenuto decine di concerti nel mondo, tanti in Italia, l'ultimo lo scorso 6 luglio,in chiusura dell'Heineken Jammin Festival.

L'addetta alla comunicazione della band, Nicole Vandenberg, ha però successivamente gettato acqua sul fuoco, parlando di un possibile errore di traduzione e che Eddie "dice sempre cose così alla fine di ogni tour".

Sul sito ufficiale della band, conferme a quando dichiarato da Vedder nella capitale portoghese non se ne trovano, però è un fatto che per il momento il gruppo non ha programmato alcun futuro concerto. Inoltre, il batterista Matt Cameron ha deciso di ritornare a suonare con i Soundgarden, gruppo nel quale ha militato in passato. La reunion è prevista per l'8 agosto al Lollapalooza Festival di Chicago.

In attesa di sviluppi, il pubblico italiano può consolarsi con il privilegio di aver preso parte a uno degli ultimissimi, per il momento, concerti dei Pearl Jam, prima della loro "vacanza".

30 giugno 2010

Eighties Colours

















C'è un buco nero nella storia della musica italiana. Un buco nero che sembra avere inghiottito quella che per lo spazio di un lustro è stata un'incredibile esplosione di colori e creatività: l'effervescente scena neopsichedelica, garage e beat che tra il 1985 e il 1990 ha segnato in modo indelebile l'underground di casa". Sono le prime parole che introducono il libro di Roberto Calabrò, Eighties Colours (Coniglio Editore, pagg. 224, euro 34). Un librone fotografico e non solo, dalla copertina rosa, gialla, verde, blu con Luca Pikes a guardare il presente negli occhi. Una visione di colori, gruppi e suoni che hanno segnato un'epoca. Ora, scrive Calabrò "a distanza di venticinque anni è arrivato il momento di riaprire una pagina dimenticata della nostra storia musicale.

Tra il 1985 e il 1990 centinaia di giovani, stanchi dei dogmi della politica come delle atmosfere oscure del dark e della new wave, decidono di ritornare alla magia degli anni Sessanta. Per celebrare la gioia di vivere, le radici più pure del rock'n'roll. I capelli di nuovo lunghi e a caschetto, le camicie paisley, i "Chelsea boots", stivaletti a punta dei tempi dei Beatles. Il garage, la vitalità del beat, il fascino multicolore della psichedelia. Anche a Milano si crea una cerchia di appassionati che si allontana dalle algide atmosfere della new wave del passato. Prende forma un'intrigante scena neo-psichedelica.

Purple Haze, per me, per la psichedelica.. per l'atmosfera.. verso il cielo..


03 giugno 2010

Lemmy: ero il roadie di Jimi Hendrix !













In pochi sanno che prima di diventare il leggendario leader dei Motorhead, Lemmy Kilmister fu per un breve periodo uno dei roadie di Jimi Hendrix.


Lo ha rivelato proprio il cantante/bassista, durante un intervista al magazine Rolling Stone: Lemmy preparava e settava le famose Stratocaster di Jimi prima delle sue esplosive performances, e raccoglieva i pezzi di strumenti e di amplificatori distrutti sparsi per il palco dopo lo show.

"Vedevo Jimi suonare tantissimo: quando era in tour suonava sempre, anche due volte a notte, per quasi 3 mesi. Anche nel backstage poco prima dei concerti: aveva una vecchia Epiphone a 12 corde, settata però a 6 corde, ed era solito stare in piedi su una sedia mentre la suonava. Il perché si alzava in piedi sulla sedia non lo so".

Poi veniva il momento dell'esibizione e Kilminster ricorda quei momenti entuasiasta: "Quando andava sul palco era magico: c'era solo lui, lo spazio e il tempo si fermavano completamente; alla fine dei suoi show, cercavamo di riparare tutti i suoi pedali fuzzboxes perché ci saltava sopra e li distruggeva completamente. I pezzi erano sparsi per tutto il palco... una fottuta strage! Doveva essere un uomo di spettacolo, ma alla fine credo si sia ammalato proprio per questo, perché la gente spesso si lamentava e non capiva le sue performance".

Hendrix in realtà non era però solo uomo di spettacolo, come ricorda ancora Lemmy: "In realtà era una brava persona. Era molto cortese. Se una donna entrava nella sua stanza si alzava in piedi per lasciarle la sua sedia. Era da ammirare anche in questo: alla fine le buone maniere non costano nulla".

21 maggio 2010

Ac/Dc, 47 mila per l'INFERNO ROCK a Udine


Lo stadio Friuli è un inferno. Di quelli però dove ci si diverte, tanto. Per arrivarci basta prendere una “Highway to hell” o montare al volo sul “Rock N’ Roll Train”. Casellante e macchinista, Angus Young. Mercoledì sera lo stadio di Udine è un girone infernale, 47mila (esaurito in quattro giorni) provenienti da tutt’Italia e dall’estero per l’unica data italiana del “Black Ice tour 2010” degli Ac/Dc. Il compito di scaldare un pubblico che carbura a birra dalle prime ore del giorno tocca a Maurizio Solieri, chitarra storica di Vasco, che se la cava portando metà Steve Rogers Band e una voce metal come Michele Luppi. Il tempo di cambiare set e entrano Le Vibrazioni. Volano bottiglie e bordate di fischi. L’intervento di Pino Scotto per “Rock and roll” dei Led Zeppelin, dedicato dal cantante a Ronnie James Dio, calma per poco il pubblico. Poi a Francesco Sarcina & Co. tocca ancora schivare le bottigliette lanciate sul palco. Il batterista Alessandro Deidda, è quello che la prende peggio, all’ultimo colpo, prima di uscire dal palco, distrugge la batteria. Il sole è calato, le decina di migliaia di corna diaboliche sulle teste dei fan lampeggiano ad intermittenza davanti ad un palco immenso, sovrastato da due enormi cappelli cornuti siglatidalla A di Angus Young. 21.30 precise. Si spengono i fari. E i due enormi visual sul palco lasciano partire un cartoon animato, sexy e divertente dove un Angus Young macchinista di treno è alle prese con due diavolette dispettose. Partono i freni d’emergenza e la locomotiva si fa reale entrando sul palco sulle note di “Rock N’ Roll Train”.


La chitarra di Angus Young appare dal centro della pedana (35 metri che percorrerà avanti e indietro per tutto il concerto), addosso la mitica divisa da scolaretto, negli occhi e nelle mani solo l’energia del puro rock. “Grazie! Come stai Udine”, urla in italiano Brian Johnson, poi torna all’inglese per un “Noi tutti facciamo rock n roll” e parte “Hell Ain’t a Bad Place to Be”. E l’inferno non sembra proprio aver fatto tanto male agli Ac/Dc, dal 1973 simbolo dell’heavy granitico “made in Australia”, che dopo 200milioni di dischi venduti tornano sul palco nella formazione storica con Brian Johnson alla voce, i fondatori Angus e Malcom Young , chitarra solista e chitarra ritmica, il titanico Phil Rudd alla batteria e Cliff Williams al basso elettrico. Le emozioni diventano forti con “Back in Black”, 1980, rinascita della band dopo la morte del primo cantante Bon Scott. Il pugno stretto e portato al cielo da Johnson racconta più di mille parole. “Buonasera Udine, questa canzone è dell’ultimo album”, e parte “Big Jack” (da “Black Ice”, 5 milioni di dischi venduti), poi arriva ““Qualcosa di speciale”, come dice Johnson sotto la sua coppola scozzese, e il riff è quello di “Dirty Deeds Done Dirt Cheap”. “Shot Down in Flames”, è accolto da bengala accesi nel prato e da Angus che lancia via il cappellino. Al riff, potente e modernissimo, di “Thunderstruck” il pubblico impazzisce. Dopo “Black Ice” c’è il tempo per un blues, la cattivissima ma spassosa “The Jack”, dilatata dalla band con Angus e Brian che si rincorrono lungo la pedana. Sempre chitarra in mano lo scolaretto di 55 anni Young diverte il pubblico con uno striptease che si conclude con i pantaloni calati e i boxer degli Ac/Dc, due lettere per chiappa.


Cala dal cielo una campana nera di 5 metri, Johnson pende la rincorsa e si attacca alla corda del batacchio per i rintocchi a lutto di “Hell Bells”: emozione e spettacolo. In “Shoot to Thrill”, Young sembra un ragazzino, sudato a torso nudo con fuori una temperatura da giacca. Dopo il nuovo “War Machine”, tocca al classico “High voltage” e tutti in piedi (per chi non lo è già) per “You Shook Me All Night Long”. Il fuoco è necessario per la dinamite di “T.N.T.” in cui la batteria diventa incudine nel cuore dei fan. “Si chiama Rosie….” accenna il cantante, e un gonfiabile di 10 metri di una prosperosa lady compare a cavalcioni del treno per “Whole Lotta Rosie”. La chiusura è scritta nella storia. Su “Let There Be Rock” nei visual le copertine degli album si animano, una storia di rock con Angus Young come icona assoluta che si scatena in un assolo finale di 20 minuti. “Duck walk”, corse sfrenate, chitarra sopra la testa, in ginocchio, disteso, simulando convulsioni sulla pedana che diventa ascensore. Non sbaglia mai una nota, macina chilometri e tiene in pungo il suo pubblico a cui dà tutto e riceve tanto. Young è uno dei più bravi chitarristi al mondo, almeno facendo sul palco tutto quello che fa. Chi non lo pensa, non l’ha mia visto dal vivo. “Buonanotte, grazie!”, saluta sotto la sua coppola Johnson. Poi arrivano i bis. Da un denso fumo rosso, spunta Angus, diavoletto del rock, con tanto di corna. È “Highway to Hell”. È l’apoteosi. Johnson indossa la maglietta dell’Italia e Young gli arriva a suonare fin sotto le gambe. I saluti sono per “For Those About to Rock (We Salute You)”. Sul palco si materializzano quattro batterie di cannoni che sparano a salve in cielo per salutare i 47mila dello stadio. “Forza Italiaaaaa” urla Johnson, solo applausi per chi la storia del rock l’ha scritta e continua a farlo.

FlashForward cancellato: V avrà invece una seconda stagione


















Cattive notizie per noi fan di Flash Forward il telefilm in onda su FOX che avrebbe dovuto sostituire Lost nel cuore di molti fan: la serie con Joseph Fiennes non avrà una seconda stagione ma si fermerà all'episodio finale della prima che andrà in onda il 27 maggio.

Destino diverso per il Visitors del nuovo millennio, V: nonostante un inizio traballante, i numeri danno ragione al serial in onda su Joi a cui è stato dato il semaforo verde per una seconda stagione.

Stones In Exile a Cannes



















Mick Jagger, dopo i vari gossip sui ricevimenti nella sua villa, situata nell'entroterra di Cannes (un giornale ha parlato di chic e di shock) è sbarcato in sala a presentare il film Stones in Exile di Stephen Kijak. Nonostante le rughe e i capelli tinti, devo dire che il nostro ha un fisico asciutto e la vitalità di un ragazzino. Si è presentato con un foglio in mano per leggere il francese che ammette di non conoscere. In questo francese impacciato ha esordito dicendo più o meno: negli Anni '60 eravamo giovani e stupidi. Adesso siamo stupidi. Detto da lui... Ha aggiunto poi di aver ripercorso i luoghi in cui i Rolling Stones hanno inciso durante il loro ‘esilio' in Francia, e di essersi molto emozionato.

In effetti, il film (se pur breve, un'ora circa) ripercorre quei momenti, con documenti d'epoca in bianco e nero, commentati dai protagonisti:
Jagger, Keith Richards con la compagna Anita Pallemberg, Charlie Watts. Sono quei flashback che chi ha vissuto il periodo ama rivedere, senza il supporto della nostalgia, per puro piacere, condiviso a Cannes da una frotta di giovani. Avrei voluto vivere in quel periodo…

20 maggio 2010

"Are You Experienced?" Again?











Con una mossa da storia della discografia, gli eredi Hendrix hanno spostato il catalogo della Experience dal gruppo Universal, dov'era da sempre, al gruppo Sony. Ora provvedono a nuove edizioni dei dischi classici, incuranti del fatto che è la quarta vita in CD di questi brani; e che già nella penultima, anno 1997, si era provveduto a restaurare il materiale con un remastering dai nastri originali affidato al tecnico dell'epoca, Eddie Kramer. La novità di questa edizione è costituita da un DVD aggiunto dove si ricostruisce la storia del disco con interviste ai protagonisti. E' un buon complemento che peraltro non chiude la vicenda; perchè esistono nastri con alternate takes non detenuti dalla famiglia Hendrix che potrebbero tornare utili per una edizione filologica (e forse finale) di questo storico album.

Chas Chandler, bassista dei gloriosi Animals, scopre Jimi Hendrix una sera dell'estate 1966 al Cafe Wha? del Greenwich Village, a New York, mentre si esibisce con il nome di Jimmy James davanti a pochi avventori. "In quel piccolo locale," ricorderà anni dopo Mike Bloomfield, "con una Stratocaster, un amplificatore Fender Twin Reverb e un fuzztone Maestro, Jimi otteneva qualsiasi suono immaginabile." Colpito da quella sfrenata fantasia, Chandler decide di produrre il giovane talento e lo porta in Inghilterra, affiancandogli con buon intuito due musicisti della nuova leva: il bassista Noel Redding e il batterista Mitch Mitchell. Insieme si battezzano Experience, e in due anni e mezzo cambieranno nel profondo la scena musicale.

Tra i primi di novembre 1966 e l'aprile 1967, la band tiene decine di applauditi show e registra solo a spizzichi a bocconi, senza una precisa strategia e cura della musica. Chandler è un produttore intelligente e disponibile ma controlla severamente i costi e concepisce i dischi come pura leva promozionale; devono essere completati in poche ore, come ai tempi del beat, con una take o due al massimo, su nastri magari di riciclo. Jimi al contrario è un perfezionista che tende all'ossessione, teorico delle sovraincisioni multiple, capace di lavorare per ore a un effetto o a un missaggio con il prezioso contributo di un tecnico del suono che farà strada, Ed Kramer. Sembra un paesaggio confuso e frustrante, invece è unastairway to heaven. In fondo a quel lavoro frammentario in mesi agitati, che non occuperà in tutto più di 60 ore, ci sono alcuni singoli di favolosa bellezza (Hey Joe, Purple Haze, The Wind Cries Mary) e soprattutto il primo album Experience, uno dei grandi tesori della storia rock.

Are You Experienced? è "forma libera", come Jimi all'epoca spiega con esaltate parole, "espressione creativa senza costrizioni o inibizioni" - un viaggio mai concepito prima nell'universo dei suoni elettrici, con l'equipaggiamento scarno di chitarra, basso e batteria più le piccole meraviglie tecniche a disposizione in quei giorni e, soprattutto, l'inquieta, sensibilissima immaginazione del protagonista. Un album-caleidoscopio, con forme sempre diverse: in Manic Depression è un impastigliato tre quarti ("il più veloce e nevrotico valzer mai ascoltato!"), in Red House un blues canonico, imparato nei sacri bordelli di Chicago e del Sud, in May This Be Love una ballata dolce, in Foxy Lady il R&B più sinuoso e lascivo. Mano a mano che l'album procede, la materia si fa più incandescente e la chitarra di Jimi trova accenti sbalorditivi. In I Don't Live Today fa la sua prima apparizione il pedale wah wah, con quella voce strozzata che segnerà poi brani indelebili come Hush Now e Rainy Day Dream Away; in Are You Experienced? un nastro al contrario entra in collisione con la chitarra distorta e provoca schegge sonore come di un perverso violoncello; e in 3d Stone From The Sun, il capolavoro, la chitarra compie un viaggio "nello spazio" degno di Sun Ra e della sua Arkestra, capace di offuscare anche l'interstellar overdrive che il modulo spaziale Pink Floyd intraprende in quegli stessi mesi.










Jimi è il demiurgo, l'inventore assoluto, il tiranno. Kramer è il suo complice, Chandler il suo limite, Mitchell e Redding semplici compagni di strada. A tratti gli Experience sono una band vera e nuovissima (Fire, per esempio, esempio di armonioso interplay), in altri momenti solo uno schermo su cui il protagonista proietta le sue fantasie, concedendo poco o nulla ai comprimari. La chiameranno "psichedelia", qualcuno vorrà costruire un triangolo magico ai vertici del quale Are You Experienced? appunto, The Piper At The Gates Of Dawn e il Sgt. Pepper. Hendrix rifiuterà sempre la definizione. "Mai e poi mai prenderò in considerazione quel termine, ‘psichedelia'," chiarisce in una intervista dell'epoca, scherzandoci su. "Piuttosto Bach e Beethoven. E' una mistura di rock, blues e jazz, qualcosa di molto personale che sta accadendo ora - una musica del futuro. Forse qualche pezzo è troppo avanti, chissà. So che ne sono contento."

La soddisfazione in realtà è mezza. Chandler lo ha compresso troppo, ha preteso pezzi brevi e gli ha levato letteralmente il nastro dalle mani in sede di missaggio per non perdere l'appuntamento con i primi show in terra americana. Succederà ancora di lì a poco, per il secondo Axis: Bold As Love; poi però Jimi prenderà il sopravvento, Chandler si chiamerà fuori e verranno altri metodi e altri ritmi in studio, del tutto diversi. Che strano però. Quando Hendrix avrà più tempo a disposizione e maggior controllo sul lavoro, le idee non fluiranno così libere, nuove, traumatizzanti come in questo indimenticabile album d'esordio.

13 maggio 2010

Pene sproporzionate: ecco le follie del nuovo codice stradale





- MINICAR: inasprimento delle sanzioni per chi trucca motorini e minicar, da 389 a 1.556 euro per il meccanico e da 148 a 594 per il proprietario. Introduzione dell'obbligo delle cinture nelle minicar.

- TEST ANTIDROGA: Obbligatori per il primo rilascio della patente e per il rinnovo di quella 'professionale'.

- DROGHE: possibilità di essere sottoposti ad esami con strumenti o di campioni di mucosa o del cavo orale quando c'è ragionevole dubbio che il conducente sia sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

- LICENZIAMENTO AUTISTA: Chi ha subito la sospensione della patente professionale perché ubriaco o sotto gli effetti della droga può essere licenziato per giusta causa dal datore di lavoro.

– DEROGA A PATENTE SOSPESA: il prefetto può concedere deroghe alla sospensione della patente, a determinate condizioni, per recarsi al lavoro o per fini sociali.

- ALCOL: obbligatorio per locali ed esercizi pubblici possedere gli etilometri. Inoltre, scatta dalle 3 di notte il divieto di vendere le bevande alcoliche nei locali notturni. Negli Autogrill sulle autostrade divieto dalle 22 alle 6 (multe da 2.500 a 7.000 euro) e dalle 2 alle 7 per la somministrazione di bevande alcoliche (multe da 3.500 a 10.500 euro). Ancora, gli autotrasportatori e chi ha preso la patente entro tre anni non potrà bere alcolici prima di mettersi alla guida (multe da 155 a 624 euro).

- MULTE DIVISE TRA ENTI E COMUNI: i proventi delle sanzioni per eccesso di velocità sono al 50% dei proprietari delle strade e al 50% dagli enti locali. Inoltre, i proventi delle sanzioni amministrative e pecuniarie vanno destinati alla manutenzione stradale, alla polizia e all'istruzione sulla sicurezza stradale.

- MULTE A RATE: chi ha un reddito fino a 15mila euro può rateizzare il pagamento delle multe superiori a 200 euro. Inoltre, è ridotto fino a 60 giorni il termine per la notifica delle multe.

- BAMBINI: chi trasporta su un motociclo un bambino (fino a un metro e mezzo di altezza) non deve superare i 60 km/h. Per i minori dai 5 ai 12 anni è obbligatorio un apposito seggiolino di cui sarà il ministero dei Trasporti a definirne le caratteristiche. Sulla bici il casco per i ragazzi fino a 14 anni è obbligatorio.

- CICLISTI: chi commette una infrazione con la bicicletta pagherà una multa ma non vedrà tolti i punti dalla sua patente. Inoltre, nessuna sanzione se si parcheggia la bici sul marciapiede o nelle aree pedonali.

Ozzy Osbourne: Live a Milano!


















Ozzy Osbourne tornerà al Palasharp di Milano il 22 settembre. Il nuovo album Scream la cui uscita è prevista per il 15 giugno prossimo sarà anticipato dal singolo Let Me Hear Your Scream. Il 22 Settembre è un mercoledì, quindi io ci posso andare. Chi vuole venire con me?

Le novità per gli amanti del metal però non finiscono qui: allo show milanese saranno presenti anche i Korn. La band diJonathan Davis pubblicherà il nono album della sua carriera intitolato Korn III Remember Who You Are, prodotto da Ross Robinson... un ritorno alle sonorità old school dei primi due dischi.

Red Hot Chili Peppers in studio



















I Red Hot Chili Peppers torneranno in studio a luglio per registrare il nuovo album. Lo ha dichiarato il batterista Chad Smith: "Abbiamo molto materiale, qualcosa intorno alle 20 canzoni. La pre-produzione prenderà alcuni mesi ma per luglio dovremmo essere pronti".

Il decimo album in studio della band sarà prodotto da Rick Rubin e vedrà la presenza del nuovo chitarrista Josh Kilinghoffer che ha sostituito John Frusciante(Vedi l'articolo già pubblicato sul link).

"Josh è una vera forza creativa - ha detto Smith - sa suonare la chitarra, scrivere musica, cantare e suonare la tastiera. Siamo tutti entusiasti di avere Josh come parte del gruppo". Comunque non sarà facile rimpiazzare il nostro Frusciante dal carattere Hendrixiano.

10 maggio 2010

Secondo Voi la Cina: è la Superpotenza Economica del Mondo?

















L'asse del mondo automobilistico si è spostato verso l'est. Dimenticatevi della Ferrari e Lamborghini. Continuate a preoccuparvi per la Fiat, l'Alfa o l'inesistente Lancia. Mentre il mercato globale delle auto si è ristretto, le vendite delle auto in Cina sono continuate a crescere in maniera vertiginosa - con le vendite cinesi che fanno l'eclisse sugli Stati Uniti per la prima volta nella storia facendo diventare la Cina il mercato più grande delle auto.


L'importanza della Cina sui produttori globali delle auto si evidenzia al salone "Auto China 2010" a Pechino. La fiera tenuta nella prima settimana del mese di Maggio, è stato un palco per le case costruttrici di auto del Giappone, Nord America, Europa e Cina che hanno presentato 89 nuovi modelli.
The World Bank ha appena accettato di aumentare il potere di voto della Cina, dandola più spazio e peso rispetto le maggiori potenze europee come la Francia, la Germania e il Regno Unito.
In termini del potere di voto, la Cina ha il 4,42%, giusto un passo dietro dagli Stati Uniti e Il Giappone.
Mentre tanti paesi occidentali stringono la cinghia per recuperare dopo la recessione, la Cina è stata capace di avere continuamente i tassi di crescita soddisfacenti.

L'anno scorso la Cina ha dichiarato una crescita del suo prodotto interno lordo (PIL) del 8,7%.

Voi che ne pensate?

La Cina è diventata la superpotenza economica principale del mondo?


Aspetto i commenti.

09 maggio 2010

Rock in Roma edizione 2010

A Capannelle dal 5 al 28 luglio. Tra gli ospiti anche Litfiba, Zz Top, Skunk Anansie, Nina Zilli e gli spagnoli SkaP. Poi una serata con Daniele Silvestri insieme all'orchestra di piazza Vittorio.









La manifestazione amplia quest'anno le sue vedute; dopo essere stata sempre orientata intorno al rock avrà come ospiti alcuni artisti che arrivano per la prima volta nella Capitale. A cominciare dai texani ZZ Top, "le barbe più famose del rock blues", che saranno a Capannelle lunedì 12 luglio con il loro rock sanguigno e aggressivo, poi Gary Moore, star della chitarra, citato come ispirazione da chitarristi leggendari come Kirk Hammett dei "Metallica" e Randy Rhoads della band di Ozzy Osbourne, che chiuderà la rassegna il 28.










Quindi il dark pop dei Cult nell'unica data italiana, il 26 luglio. Ma questa edizione di Rock in Roma è segnata dai ritorni in scena, primo fra tutti quello dei Cranberries che si ripresentano dal vivo con Dolores O'Riordan. Poi i Litfiba (22 luglio), che dopo la ricomposizione della coppia Renzulli/Pelù, sono tornati più forti edi prima. Saranno a Rock in Roma, poi ancora i 99 Posse, anch'essi tornati a suonare con una nuova formazione, protagonisti di un summit del rock politico (13 luglio) con le stelle dello ska/punk gli spagnoli Ska-P, il trio rockabilly The Hormonauts e il rapper capitolino Piotta. Ancora fra i grandi ritorni gli amatissimi Skunk Anansie che il 15 ritornano con la diva Skin. E le stelle dell'indie pop italiano: i Baustelle che porteranno le loro canzoni "post moderne" sul palco di Capannelle (14 luglio) dopo l'esibizione di Nina Zilli, altra rivelazione della musica pop italiana. Ancora, il 21 gli Afterhours, una delle realtà del alt/rock italiano. Poi l'indie rock dei Gossip che, capitanati dalla carismatica Beth Ditto, il 7 luglio presenteranno i materiali da "Music for men". Fortunati sti romani... :)

08 maggio 2010

260 elefanti colorati sono in giro per Londra.



Sono fatti di vetroresina ed hanno le dimensioni reali di un elefante.

E’ parte di una campagna innovativa per salvare gli elefanti asiatici sotto il pericolo di estinzione, chimata The Elephant Parade ovvero la Parata dei Elefanti, organizzata da un gruppo di carità chiamata Elephant Family.

Gli elefanti sono decorati da numerosi artisti, celebrità ed designers includendo Emma Sergeant, Storm Thorgerson, Jack Vettriano, Lulu Guinness e Julien MacDonald.

La campagna punta ad evidenziare il pericolo che sta circondando gli elefanti Asiatici, quale i numeri sono calati di circa 90% negli ultimi 100 anni.

Secondo ad Elephant Family si stima che gli Elefanti Asiatici saranno estinti nel giro di 30 anni se non sarà fatto nulla per proteggere la loro habitat naturale.

L’esposizione sarà durata da Maggio fino a Luglio 2010. Gli elefanti dopo saranno venduti all’asta per incrementare i fondi di 20 organizzazioni di conservazione in Gran Bretagna. Guardate le immagini meravigliose di queste opere d’arte.



Purtroppo in Italia non ci sono queste campagne innovative ed originali per attirare la gente. Qua si fermano le persone e gli si chiede se vorrebbero fare una donazione, molte delle volte facendo figura di uno che rompe i coglioni. Che peccato… Nel “paese dell’arte e della creatività”...

Grecia: Anche I Cani a protestare

Anche se i manifestanti greci hanno un sacco di armi a disposizione per proteggersi dagli attacchi degli poliziotti, alcuni cercano di difendersi senza nessun arma: i cani randagi di Atene. Questo simpatico cane greco di nome Kanellos, è diventato una celebrità mondiale dopo l’articolo del giornale inglese Guardian.

Comunque Kanellos non è l’unico cane che partecipa alle proteste, ci sono un sacco di cani manifestanti e sembra che non abbiano tanto voglia di allontanarsi dai loro compagni umani durante le manifestazioni.


L’arruolamento di cani nelle manifestazioni ad Atene continua, gli interessati devono portare il collare blu e le interessate il collare rosso. :)

Il nuovo album di Neil Young










In attesa di vedere negli stores il suo prossimo dvd (il film documentario Trunk Show, diretto da Jonathan Demme, attualmente in fase di pubblicazione, ndr), la lavorazione del nuovo disco di Neil Young sarebbe già a buon punto.

Secondo indiscrezioni, l'album, supervisionato da Daniel Lanois (celebre producer degli U2), si intitolerebbe Twisted Road, e vedrebbe tra i 'guest', la partecipazione di illustri colleghi come Bob Dylan e Robbie Robertson.

Il successore dell'ultimo Fork in the Road (2009) potrebbe quindi vedere la luce molto presto, e a confermare l'ipotesi pare sia già stata fissata una data a supporto del nuovo lavoro: il prossimo 18 maggio ad Albany, New York.